I quindici giorni di dieta che mi hanno cambiato la vita
Spesso le persone mi chiedono come fare per riuscire a realizzare quel cambiamento che tanto agognano e che sembra essere lì, a portata di mano, ma che non hanno il coraggio di compiere. Lasciare il posto fisso, intraprendere un’attività in proprio, mettere a frutto i migliaia di corsi e certificati che hanno accumulato nel corso degli anni e che giacciono lì nel cassetto.
Li capisco perfettamente perché mi sono trovata incastrata in questa situazione per molti anni. Da un lato ci sembra che non ci manchi nulla per fare il grande passo, abbiamo tutto: attestati, qualifiche, corsi e abilità che ci permetterebbero di intraprendere la professione dei nostri sogni, ovvero fare della nostra passione, della nostra chiamata, la nostra professione. Dall’altro continuiamo ad avere mille dubbi che ci schiacciano e non ci lasciano fare il grande salto a cuor leggero: ce la farò a mantenermi, a pagare le bollette, l’affitto, il caro vita?
E badate bene, il dubbi non è che siano solo fuffa, se sentiamo questi dubbi significa che qualcosa ci avverte che forse non siamo ancora pronti a lasciar andare la sicurezza che un lavoro “normale” riesce a darci, malgrado l’alto prezzo in termini di libertà che dobbiamo pagare in cambio. Solo che spesso questo avvertimento non riguarda davvero l’aspetto materiale della questione, ma piuttosto quello emotivo/caratteriale.
Qualsiasi sia il nostro sogno, a renderlo possibile non sarà l’ennesimo corso o l’ennesimo certificato, ma solo la crescita della nostra anima.
Mi spiego meglio: non è che sia reale il fatto che, intraprendendo una professione atipica e in proprio, avremo tutte le difficoltà che la nostra mente ci dipinge; è reale il fatto che, se ci forziamo ad affrontare il cambiamento senza prima aver realizzato l’attitudine giusta, tutte quelle difficoltà ci schiacceranno. E il fatto che i dubbi e le previsioni fallimentari continuino a vincere sul nostro ottimismo, dimostra proprio che quell’attitudine non l’abbiamo ancora realizzata. Il segreto infatti sta tutto lì, nel cambiamento interno, piuttosto che nell’acquisizione dell’ennesimo attestato o dell’ennesima competenza.
Ricordo che anche io mi focalizzavo sul lato sbagliato della medaglia. Quando decisi di prendermi sei mesi sabbatici per vedere se potevo riuscire a cambiare la mia vita, pianificai di usarne almeno un paio per fare l’ennesimo corso da insegnante di yoga che mi avrebbe permesso di sentirmi “autorizzata” ad insegnare. Per fortuna la vita aveva altri piani e quel corso fu sostituito, per via della pandemia, da una permanenza più lunga in Amazzonia e da una serie infinita di diete che mi avrebbero cambiato internamente per sempre. Senza darmi ulteriori competenze, ma rafforzando quella connessione con il flusso dell’esistenza che è l’unica che veramente ci può dare la sensazione che “andrà tutto bene”, nonostante tutto.
Quando la visione è chiara tutto il resto viene di conseguenza
Tuttavia tutto è cominciato con un soggiorno molto più breve, venti giorni di vacanza che decisi di concedermi nel gennaio del 2019. Durante questi quindici giorni di dieta con la pianta sapiente Bobinzana ebbi una visione molto chiara su quale sarebbe stato il mio futuro, una visione così dirompente che non potevo avere più dubbi: anche se la mia mente continuava a tentare di sancire i suoi limiti e i suoi dubbi, il mio ricordo andava a quella visione che sbaragliava ogni tentativo di auto-sabotaggio. Certo, c’era ancora il “come” da organizzare e mettere in atto, ma quando la visione è chiara tutto il resto viene di conseguenza.
Un viaggio di venti giorni in Amazzonia ha cambiato la mia vita, prima ancora che cambiasse, ha gettato i semi di tutto ciò che poi si è realizzato in futuro. Era un viaggio che rimandavo da molto tempo, perché non era mai il momento o perché non avevo mai i soldi… ma poi magari quegli stessi soldi mi trovavo ad usarli per fare altro, come appunto i fantomatici corsi abilitanti che non avrebbero mai abilitato la mia anima a sentirsi “valida”.
La vera trasformazione deve partire da lì, dall’interno, dalla trasformazione del nostro carattere, dal risveglio della nostra connessione profonda con il nostro Sé, altrimenti tutti i piani che possiamo fare, tutte le competenze che possiamo acquisire, tutti i corsi e le strategie che possiamo seguire, sono destinati a fallire, perché manca l’unica vera cosa che conta: la nostra attitudine.
Era un viaggio che rimandavo da molto tempo, perché non era mai il momento o perché non avevo mai i soldi..
Invece che continuare a studiare per cercare di diventare “qualcosa”, cominciamo a cercare di rafforzare la connessione con la nostra vera essenza, spostiamo l’accento dall’avere (competenze) all’essere (il nostro vero Sé). Qualsiasi sia il nostro sogno, a renderlo possibile non sarà l’ennesimo corso o l’ennesimo certificato, ma solo la crescita della nostra anima.
Solo quando qualcosa dentro di noi sarà cresciuto abbastanza da renderci sicuri e forti, di fronte alle incertezze e alle insicurezze che una vita “fuori dal sistema” ci propone, allora quella svolta che tanto cerchiamo arriverà, senza che quasi ce ne rendiamo conto.
In questo processo le diete di piante sapienti aiutano enormemente, perché attraverso l’energia della pianta che va poco a poco incorporandosi in noi stessi, diventiamo più forti, più centrati, più in contatto con l’energia sottile e con i piani vibratori più elevati, liberi dai vortici della mente. E ancora di più vale una dieta condotta proprio là dove questa forza e questa saggezza vegetale si manifestano in tutto il loro splendore: l’Amazzonia.
È proprio per questo che malgrado le difficoltà abbiamo deciso di proporre i viaggi nella selva, dove la magia accade e le porte dell’anima si dischiudono sotto l’attenta supervisione dei saggi curanderi che custodiscono la tradizione.
Se ti senti chiamato/a ad intraprendere questo viaggio, ascoltati bene. Forse potrebbe essere anche per te una chiamata a cambiare finalmente la tua vita, come è stato per me.
